Se la creazione di vetrine online era già da diverso tempo uno dei principali trend di business, negli ultimi mesi questa tendenza è andata a confermarsi e a ottenere volumi ancora più importanti.

Con le difficoltà riscontrate da diversi negozi fisici in tutto il molto, molti brand hanno deciso di investire nella creazione di e-commerce, cavalcando così il picco di vendite online che è stato registrato praticamente ovunque per tutto il 2020. 

Per le aziende che non si fossero ancora dotate di uno store online, questi ultimi mesi dell’anno possono rivelarsi il momento ideale per rafforzare la propria presenza online e andare così a catturare un numero maggiore di clienti. 

La creazione di un e-commerce in grado di generare traffico e conversioni deve tenere conto di tre passaggi fondamentali:

1. Setup Tecnico & Personalizzazione Iniziale. Non tutti gli e-commerce sono uguali: occorre strutturare la propria vetrina online in modo conforme alle esigenze dell’azienda.
2. Ottimizzazione SEO, per garantire una buona resa dei contenuti rispetto agli algoritmi Google, e per mobile. 
3. Analisi & Report dei risultati raggiunti. Tenere costantemente monitorato il proprio e-commerce è essenziale per migliorare le performance del sito. 

E-Commerce Setup

La creazione di un e-commerce parte necessariamente da un’analisi del settore e delle esigenze del Brand.
In seguito, si procede con la realizzazione dei contenuti, ottimizzati in modo da rispondere alle necessità degli utenti e da performare con successo sui motori di ricerca. 

Come identificare le esigenze del proprio Brand

La creazione di un e-commerce o di una vetrina inizia con lo studio delle necessità del Brand e dalla posizione ricoperta all’interno del settore, al fine di identificare la strategia e l’impostazione più adatte. 

1. Tipologia di servizi o prodotti e ampiezza del catalogo

Il primo elemento da precisare è la tipologia merceologica che si andrà a promuovere e vedere attraverso il sito e, soprattutto, l’ampiezza del catalogo su cui lavorare. 

Questo primo elemento permette anche di capire quanto tempo sarà necessario per portare a termine il progetto e, di conseguenza, come impostare il workflow nel modo più efficiente. 

2. Struttura del catalogo

Occorre poi capire se il catalogo su cui lavorare sarà composto solo da prodotti singoli o anche da prodotti con più varianti (lo stesso prodotto può, per esempio, essere realizzato in colori diversi).
Da questo dato si lavora poi per capire come presentare i prodotti al meglio, raggruppandoli e organizzandoli in categorie coerenti con quanto ideato dal Brand ma anche facilmente navigabili per l’utente. 

3. Finalità del sito

In questo caso possono essere presenti due diversi scenari:

• Vendere direttamente prodotti: in questo caso, l’e-commerce dovrà essere strutturato in modo che il cliente navighi con facilità tra le pagine dei prodotti e arrivi poi a effettuare un acquisto. 
• Offrire una vetrina: se la principali finalità dell’azienda è mostrare i prodotti, occorre allora lavorare soprattutto per rendere la loro presentazione appetibile. 

4. Ulteriori servizi

All’interno del mondo e-commerce sono presenti store online che possono presentare, anche all’interno del medesimo settore, caratteristiche molto diverse in base a:

• Tipologia di prodotti offerti. All’interno del settore della vendita al dettaglio di prodotti di torrefazione o legati al caffè, per esempio, ci sono essere aziende che desiderano puntare sulla vendita di miscele, altre che si focalizzano maggiormente sugli utensili per la preparazione, altri ancora che forniscono guide e corsi in materia.
• Altri servizi correlati. Un Brand può scegliere di proporre servizi correlati ai prodotti che sta vendendo (per esempio, la possibilità di creare la propria miscela di caffè personalizzata). Anche questi elementi devono essere valorizzati nel sito.
• Come il cliente può contattare l’azienda. Via mail? Attraverso un chat di servizio clienti? Oppure attraverso un form apposito sul sito? Tutti questi elementi devono essere ben ottimizzati in modo da offrire al potenziali cliente una buona user experience. 

5. Coerenza con il settore

Una volta chiariti tutti questi elementi, è opportuno lavorare per coordinarli in modo che risultino coerenti con quanto l’azienda già fa (anche a livello grafico).

Osservare inoltre ciò che viene fatto dai competitor attivi nello stesso settore può aiutare ad affinare ulteriormente la propria strategia e a trovare soluzioni più efficaci. 

Come strutturare un E-Commerce

Dopo aver svolto queste analisi preliminari e identificato gli elementi su cui lavorare, si può procedere con la strutturazione dell’e-commerce vera e propria. 

In questa fase occorre prestare attenzione a due diverse tipologie di contenuto:

• Le schede prodotto, che devono essere ottimizzate in termini di titoli, descrizioni e metadati, oltre a presentare dati strutturati per quanto riguarda le caratteristiche del prodotto.
• Contenuti per il blog. Spesso trascurati da siti e-commerce, l’inserimento di una sezione in cui pubblicare articoli ha due diverse funzioni:
  • Permettere alle pagine del sito di apparire in SERP per keyword relative al settore ma mano specifiche di quelle inserite nelle schede prodotto. In questo modo diventa più semplice catturare l’utente che si sta informando su un prodotto  ma non ha ancora la chiara intenzione di acquistarlo.
  • Creare contenuti utili per l’utente, in cui gli si presentano i prodotti e i servizi offerti in modo da invogliarlo all’acquisto e guidarlo nell’utilizzo. 

Ottimizzazione SEO per E-Commerce

Dopo una corretta impostazione del sito, occorre dedicare fin da subito attenzione agli aspetti di ottimizzazione SEO. 

Una buona ottimizzazione dei contenuti e di alcuni attributi del sito permette di dare al sito una maggiore visibilità e di presentare i prodotti come perfetta risposta alle esigenze degli utenti. 

Per ottimizzare con efficacia la componente SEO di un e-commerce è necessario lavorare su due diversi aspetti: la SEO On-Page (che riguarda in modo particolare i contenuti delle singole pagine) e On-Site (che comprende invece alcune best practice valide su tutto il sito).

SEO On-Page: come scrivere Schede Prodotto e Testi di Categoria

La scrittura di schede prodotto e descrizioni di categoria è uno dei principali elementi di Content Marketing per e-commerce. 

I contenuti realizzati devono poter rispondere a due diversi tipi di esigenze:

• L’utente, che deve essere in grado di trovare con rapidità la risposta che cerca. I prodotti, quindi, devono essere descritti con chiarezza e in modo completo, senza però trascurare la necessità di fornire informazioni in modo rapido. Solo così l’utente può essere convertito in cliente. 
• Googlebot che, per restituire agli utenti risposte inerenti alle query inserite analizza elementi come le keyword presenti nei testi.

Per scrivere contenuti efficaci occorre quindi partire da un’analisi del target e dei competitor dell’azienda. In questo modo è possibile identificare eventuali strategie già messe in campo da altri e che possono essere ottimizzate, valutare di investire su un settore ancora poco trattato e identificare i punti di debolezza su cui lavorare.

Per quanto riguarda la scelta delle keyword migliori, è opportuno ricordare che:

• Keyword generiche possono andare a intercettare le ricerche di utenti che ancora non hanno una chiara intenzione di acquisto. Si tratta molto spesso di coloro che ricercano informazioni generali rispetto a un prodotto a un servizio, perchè nutrono già un certo interesse ma ancora non hanno necessità di acquistare.
• Keyword a coda lunga (longtail) e più specifiche risultano invece ideali per catturare i potenziali clienti che già hanno necessità di acquistare un prodotto e ricercano caratteristiche ben precise. 

Per la stesura di schede prodotto è inoltre possibile affidarsi a servizi di Natural Language Generation che sfruttano Intelligenze Artificiali per garantire performance migliori. 

Grazie a questi tool è possibile:

• Ridurre drasticamente i tempi di lavoro su volumi massivi di contenuti, riducendo così anche i costi. 
• Azzerare l’incidenza di errori e refusi, per fornire schede prodotto precise e corrette e non dover poi fare i conti con resi.

SEO On-Site: come ottimizzare le performance delle pagine

Anche la costruzione di un e-commerce deve prevedere alcuni aspetti di ottimizzazione che vanno a migliorare le performance delle pagine, rendendole più in grado di offrire all’utente una buona esperienza di navigazione.

Tra i fattori che vengono valutati anche da Google per restituire risultati in SERP troviamo:

• Sicurezza. La sicurezza della connessione permette di garantire la confidenzialità e l’integrità dei dati inviati, risultando quindi un indice di maggiore affidabilità del sito. La connessione può essere resa più sicura grazie all’utilizzo del protocollo HTTPS.
• Velocità. Gli utenti online si aspettano una navigazione sempre più veloce attraverso le pagine di un sito. Ottimizzare la loro velocità di risposta è quindi un modo per offrire una migliore User Experience e diminuire l’incidenza del bounce rate,
• Responsiveness. La costruzione di un sito non può più prescindere dall’ottimizzazione per supporti, browser e modalità di navigazione diversi. Tra questi, è essenziale far sì che lo store sia facilmente utilizzabile anche da supporti mobile. Sempre più acquisti, infatti, vengono effettuati da smartphone. 

Report per E-Commerce

Una volta creato e attivato lo store online è fondamentale tenere monitorate le sue performance, in modo da ottimizzare e aggiustare se necessario la strategia digital attuata. 

Sebbene a seconda della categoria merceologica si possa andare a mettere in correlazione i dati in modo diverso, le principali metriche da misurare e analizzare sono le stesse a prescindere dalla tipologia di e-commerce:

• Durata media della sessione.
• Bouce rate (frequenza di rimbalzo)
• Quante pagine sono state visitate dall’utente, e quali. 
• Incidenza del tasso di “carrello abbandonato”.
• Peso medio del carrello. 

Come costruire un E-Commerce

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